Tamberi: “Arriva nostra figlia, sarà il giorno più bello della vita. Sempre accanto a Chiara”

Ancona, 7 agosto 2025 – L’appuntamento dei campionati italiani di atletica è andato di traverso a Gianmarco Tamberi. La misura saltata dal pluricampione è troppo sotto i suoi standard per essere accettabile.

Per lui, prima di tutto. Una serata no oppure una condizione precaria dovuta ai tanti mesi dedicati al recupero fisico in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2024? Difficile a dirsi. Per questo Gimbo, che insieme alla moglie Chiara aspetta l’arrivo di una bambina tra un paio di settimane – già pronta la cameretta nella nuova casa al Barcaglione –, salterà di nuovo, domenica prossima in Germania.
Gianmarco Tamberi, ha detto che non avrebbe mai immaginato un inizio di stagione così difficile. Un campionato italiano decisamente sotto le sue aspettative?
“Non avevo aspettative, in effetti. Ho utilizzato lunghi mesi per recuperare bene il ginocchio in vista di Los Angeles. Ma saltare 2,12 non era neanche un’ipotesi. Facevo fatica a pensare di poter saltare 2,30, magari 2,20 o 2,25, ma tre errori a 2,16 non me li sarei proprio immaginati”.
Quali sono state le sensazioni che ha provato, mentre si teneva il volto tra le mani?
“Emozioni pesanti, molto pesanti. In quei momenti ti vengono in testa mille domande, anche cose che razionalmente non hanno senso, quando sei così deluso, davanti a un risultato così inaspettato, ti fai domande che 24 ore dopo non ti fai più. Non è stata una gara andata male, piuttosto una gara che mi ha sbattuto in faccia una misura, 2.12, veramente molto destabilizzante”.

Era solo una tappa di avvicinamento ai Mondiali, però.
“Non ho partecipato a Caorle per vincere il titolo italiano, era più un gesto di rispetto per il movimento dell’atletica e del salto in alto, per i miei colleghi, che stanno facendo cose straordinarie, anche se sapevo di non avere una condizione ottimale”.
Quanto può aver influito l’attesa per l’arrivo di sua figlia sul suo risultato?
“La priorità in questo momento ce l’ha Chiara ed è giusto così, mancano due settimane al giorno più bello della nostra vita. Mi sono ripromesso di essere sempre a fianco a lei. Ma sicuramente non è la ragione per cui ho saltato 2.12. A Caorle qualsiasi aspetto è andato male, e non può essere imputato alla mia scelta di stare vicino a lei”.
Come sta vivendo l’attesa di sua figlia?
“Fino a due mesi fa ero in uno stato di felicità enorme. Da quando è iniziato il percorso verso i Mondiali vivo anche lo stress fatto di alta intensità, di stanchezza che si accumula. Sarebbe stato più bello vivere la gravidanza di Chiara in un periodo senza stress e senza impegni”.

Quali sono i prossimi appuntamenti?
“Da calendario in programma c’erano la gara del 16 agosto in Slesia e quella del 22 a Bruxelles, entrambe in Diamond League. Ma la sera stessa di Caorle ho deciso di gareggiare di nuovo quanto prima. Dunque scenderò in pedana domenica in Germania. È chiaro che il mio programma è tutto in funzione di Chiara”.
Poi i Mondiali: quale realistico obiettivo?
“Ho voluto investire la prima parte dell’anno per curarmi in prospettiva Los Angeles, poi pensando ad allenarmi per capire se posso portare a casa una medaglia a Tokyo. Se mi rendessi conto che al momento valgo il 2,12 di Caorle, allora dovrei riprendere in mano tutto e capire se ha senso spingere sull’acceleratore. E prendere in considerazione che quest’anno sia stato utilizzato per guarire il ginocchio nel modo migliore”.
İl Resto Del Carlino